Passiamo agli editori. Il contratto con la FIEG è scaduto ormai da anni e bisognerà giocoforza riscriverlo. E non si parli solo di aggio ma anche di qualità dei prodotti venduti. Gli editori, seppur stretti dalla crisi, sanno che sedersi al tavolo delle trattative non sarà facile. Ma non potranno temporeggiare in eterno. Il dado è tratto, e le edicole che chiudono, purtroppo, sono sempre più numerose.
Infine il Governo. Gli edicolanti si aspettano delucidazioni precise in merito al ripristino della precedente stesura dell’articolo 39 riguardo le rese.
Sul fuoco insomma c’è un ricco minestrone pronto ad esplodere. Invece dell’Aspirina gli edicolanti vorrebbero qualcosa di più forte ed efficace..
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