Il blocco da parte del Cipe degli 800 mln previsti per finanziare la banda larga “è un falso problema: la realizzazione del piano è già partita e va avanti”. Così Paolo Romani, il viceministro alle Comunicazioni. I tecnici del Ministero dello Sviluppo Economico, infatti, starebbero lavorando, da diverse settimane, ad un piano alternativo che prevede la creazione di una “Newco”, una società per la rete con cui portare avanti il piano Romani coinvolgendo Infratel (la società pubblica per la banda larga), Cassa Depositi e Prestiti e soggetti privati.
Il blocco del Cipe ha fatto venire meno finanziamenti importanti per la realizzazione della società ma i tecnici del Ministero avrebbero trovato un’alternativa: le risorse mancanti potrebbero arrivare dalla Cassa Depositi e Prestiti o da altri soggetti sotto forma di anticipo in vista dello sblocco degli 800 milioni e l’investimento sarebbe remunerato attraverso un ritocco al canone che sarà deciso dall’Autority.
La Newco avrebbe il compito non solo di portare internet veloce laddove oggi a fatica arriva il doppino telefonico ma anche procede, gradualmente, alla sostituzione dell’attuale infrastruttura con una rete in fibra ottica. (Corriere della Sera)
C’è un filo rosso che attraversa le rimostranze sindacali delle giornaliste e dei giornalisti de…
Protestano le associazioni di radio, tv ed emittenza locale: la manovra, così com’è, rischia di…
Meloni contro l’opposizione sulla vicenda legata alla vendita del Gruppo Gedi, e quindi di Repubblica…
Negli ultimi mesi sono stati pubblicati i provvedimenti attuativi relativi al riconoscimento delle imprese culturali e…
“Le edicole sono un punto di vicinanza dell’informazione ai cittadini". A dirlo da Pisa il…
Lo shadowban non è un concetto astratto, né un termine astruso. Ma la prassi che…