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Giornalisti: Umbria, nella P.A.’profilo’ con regole e diritti

”La piccola Umbria e’ riuscita a fare qualcosa di molto significativo bypassando una trattativa con l’Aran che dura dal 2000, anno in cui e’ uscita la legge 150. Con questo Profilo abbiamo stabilito un sistema di regole comportamentali che i giornalisti che lavorano negli uffici stampa della PA devono seguire, ma anche una serie di diritti”. Lo ha detto Marta Cicci, presidente dell’associazione Stampa Umbra, alla presentazione del profilo professionale dei giornalisti avvenuto stamane a Perugia nella sede dell’Anci. L’Umbria e’ la prima regione italiana ad aver predisposto un profilo professionale per i giornalisti degli uffici stampa. A definirlo sono stati L’Assostampa Umbria e il Gus, l’Anci, l’Ordine dei Giornalisti e l’Upi regionale, dando seguito al protocollo d’intesa firmato nell’aprile del 2012 da associazioni di categoria e enti locali. Il profilo individua le corrette modalita’ di lavoro dei giornalisti nella pubblica amministrazione in base al contratto nazionale collettivo del pubblico impiego, alla legge 150/2000 sugli uffici stampa e alle norme che regolano la professione giornalistica. Per la prima volta si propongono alle pubbliche amministrazioni indirizzi chiari e univoci per collocare i giornalisti nelle proprie dotazioni organiche, contemperando le esigenze professionali degli addetti all’informazione con il buon funzionamento della macchina pubblica e proponendosi di superare le situazioni di precariato. Il vice presidente della provincia Aviano Rossi ha spiegato ”come questo profilo sia uno strumento di democrazia perche’ avere persone professionali all’interno degli uffici stampa significa dare una corretta informazione e trasparenza ai cittadini. Nei prossimi mesi cercheremo di attivare corsi di aggiornamento professionalizzanti per questa categoria”. ”La professione giornalistica – ha sottolinetao Angelici – e’ in continua evoluzione si sta andando verso la figura del ”giornalista multimediale” che ha sempre piu’ bisogno di tutele”. (ANSA)

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