Categories: Giurisprudenza

GENTILONI PRESENTA ESPOSTO ALL’AGCOM: PAR CONDICIO VIOLATA IN SARDEGNA

Paolo Gentiloni, Pd, ha presentato un esposto all’Agcom contro la violazione della par condicio in Sardegna. Rai e Mediaset, ha scritto, hanno ospitato in ben 55 edizioni di Tg – dal 10 al 25 gennaio – Cappellacci o il premier che ne parlava. Ma anche la stampa locale non fa meglio.
Anche Renato Soru ieri ha sollevato il problema: «Non ho paura della presenza del presidente del Consiglio in questa campagna elettorale, caso mai sono preoccupato per l’Italia che non dispone di un presidente del Consiglio che risponde alle sue incombenze. Vorrei però che la campagna elettorale si svolgesse dentro le regole della par condicio». Di fatto la Commissione di Vigilanza Rai – che avrebbe dovuto deliberare un regolamento ad hoc – è stata sciolta (anche qui c’è chi nota la coincidenza) in piena campagna elettorale. Per questo non c’è controllo sui tg, ne tantomeno sugli spazi concessi all’uno e all’altro candidato. Restano l’Autorità, che ha competenza sull’informazione locale, e la legge 28 del 2000 che detta principi generali. L’Autorità il 21 gennaio scorso ha adottato una delibera per regolamentare la par condicio, ma finora è rimasta lettera morta.
Renato Soru, durante l’ultima conferenza stampa da governatore, la sera del 23 dicembre, ha denunciato: «L’Unione Sarda e Videolina, in 5 anni, non hanno mai ospitato un’intervista del presidente della Regione». Il motivo è che l’editore, Sergio Zuncheddu, è lo stesso che – con una quota minoritaria – edita “II Foglio” della famiglia Berlusconi. Berlusconi l’aveva considerato anche un buon candidato alle regionali. Zuncheddu, infine, è un noto costruttore sardo al quale Soru ha bloccato diverse iniziative imprenditoriali legate al mattone e alle coste in Gallura (da qui l’alleanza Con Berlusconi per Costa Turchese e non solo), a Cala di Giunco, Villasimius e nella stessa Cagliari.
Luisa Anna Magri

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