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Fuortes giubila Orfeo, Rai nella bufera politica

Come un fulmine a ciel sereno, ieri pomeriggio l’amministratore delegato Rai Carlo Fuortes ha scelto di silurare il direttore della divisione Rai approfondimento giornalistico Mario Orfeo. La notizia si è diffusa nel pomeriggio di ieri scatenando una ridda di polemiche e reazioni politiche. Con un fronte esteso che va dal Pd e arriva fino a Forza Italia che difendere Orfeo e si dichiara pronto a tutto osare pur di difenderne il ruolo e l’immagine.

Le ragioni del provvedimento sarebbero legate a questioni di lavoro, al piano palinsesti che non è mai arrivato ma i bene informati scommettono che si tratti di una scelta squisitamente politica da parte dell’ex sovrintendente dell’Opera di Roma. Che ha scelto di procedere con l’intervento inusuale della revoca contro uno dei veterani della dirigenza Rai che ha ricoperto tutti i ruoli dirigenziali a cominciare da quello di direttore generale.

Intanto Alberto Barachini, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, ha spiegato che l’organismo vorrà conoscere tutti i particolari e le ragioni che hanno spinto l’ad Fuortes a giubilare Orfeo. In una nota Barachini ha detto: “La notizia della revoca di Mario Orfeo dall’incarico di direttore dell’approfondimento informativo è una decisione che deve essere oggetto di chiarimento e confronto di fronte alla Commissione di Vigilanza. La sostituzione della direzione di un settore di rilevanza strategica per l’informazione pubblica, peraltro in un periodo di par condicio elettorale, non può avvenire senza che vengano rese note le motivazioni che hanno portato a tale determinazione nonché le azioni che l’azienda intende mettere in atto per procedere rapidamente alla copertura di questa posizione così delicata”. Perciò la scelta: “Per tale motivo ho deciso di convocare urgentemente l’ad in audizione di fronte alla Commissione di Vigilanza”.

Maurizio Gasparri ha posizionato Forza Italia a difesa delle ragioni di Orfeo: “Dopo tante discussioni per il varo di queste nuove direzioni trasversali, sulle quali da sempre ho espresso perplessità, apprendiamo che il vertice della Rai ha dichiarato di non riporre più fiducia nel direttore della Direzione Approfondimento Mario Orfeo. Una decisione che sorprende”. E quindi: “Orfeo, come è noto ha ricoperto tutti gli incarichi principali all’interno dell’azienda, e per prendere una decisione del genere ci dovranno essere motivazioni che sarà opportuno anche discutere ed approfondire in commissione parlamentare di Vigilanza”.

Dunque l’attacco garantista: “Una Rai che lascia straparlare Ranucci, che nelle ultime due puntate ha sostenuto tesi farneticanti sulle stragi di mafia, smentito da Procure siciliane, una Rai che lascia commentare la guerra in corso ad improbabili professori di dubbia fama, interviene su Orfeo, dopo essere rimasta inerte di fronte a programmi scandalosi. Allora si discuta alla luce del sole di quanto sta avvenendo. Del resto la Vigilanza aveva già iniziato una sua riflessione su alcuni talk show. Non si tratta di volere la censura, si tratta di imporre serietà”.

Infine Gasparri ha affermato: “Conoscendo Orfeo e la sua esperienza, del resto, non possiamo credere che alla base di questa decisione ci possano essere banali valutazioni di ordine burocratico. Se poi la Rai deve diventare il regno del caos, del ‘ranuccismo’ e dell”orfinismo’ ce lo dicano. Potremmo anche decidere che una cosa di questo tipo non debba essere alimentata con il canone dei cittadini”.

Anche Italia Viva è pronta a chiedere conto e ragione dell’accaduto: “Sulla revoca dell’incarico al direttore Approfondimento Orfeo la Rai deve fare immediata trasparenza: Fuortes chiarisca ai cittadini che pagano il canone e al Parlamento se la notizia risponda al vero, quali siano le motivazioni dietro questa eventuale rimozione e come intenda intervenire a brevissimo su uno dei ruoli più delicati dell’azienda”. Così su Facebook il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. Che ha aggiunto: “Parliamo dell’informazione, che rappresenta la missione più importante del servizio pubblico pagato da quasi 2 miliardi di euro dei cittadini: possibile che non ci sia nessuna trasparenza? Peraltro siamo in piena Par Condicio elettorale, a pochi giorni dal voto per il Referendum sulla giustizia e per le amministrative”.

Infine la scelta di Fuortes ha destato “stupore” tra gli alti papaveri del Partito democratico. Un metodo che non è piaciuto a nessuno: “Il Pd difende Mario Orfeo”, è la linea.

Luca Esposito

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