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FRANCIA. ECCO COME FINISCE L’INDIPENDENZA DI UNA TESTATA

Les Èchos, il primo giornale economico e finanziario della Francia, con 150 mila copie diffuse, sembra aver perso definitivamente la sua storica indipendenza. Dopo mesi di pressioni il direttore Erik Izraelewicz è stato costretto ad arrendersi alla volontà del nuovo editore, il re del lusso, Bernard Arnault, amico intimo di Nicolas Sarkozy, nonché suo testimone di nozze. A sostituire Izraelewicz sarà un altro amico di Sarkozy, Nicolas Beytout, ex direttore del giornale più conservatore di Francia, Le Figaro. È l’epilogo di una storia cominciata a giugno dell’anno scorso quando cominciò a circolare la voce che l’editore inglese Pearsons, editore anche del Financial Times, voleva vendere e che Bernard Arnault, proprietario del gruppo Lvmh (vale a dire dei marchi Luis Vuitton, Möet&Chandon, Givenchy, Kenzo e altri) era interessato a comprare. Cominciò a girare una petizione per salvare l’indipendenza di Les Èchos, firmata da oltre cinquecento personalità della cultura e dell’economia. Ma tutto fu inutile e il 5 novembre il giornale passò ufficialmente nelle mani di Lvmh, per un prezzo di 240 milioni di euro. Nel contratto di vendita era garantita la permanenza del direttore per almeno due anni. Ma oggi, Izraelewicz, sottoposto a numerose pressioni decide di lasciare il campo. “Potevo rimanere per contratto ma non mi volevano più. Bernard Arnault non poteva licenziarmi ma mi ha disgustato. Le mie relazioni con Nicolas Beytout sono totalmente esecrabili. Ho scoperto la sua faccia nascosta, fatta di perversità, arroganza, disprezzo e malafede”, ha dichiarato Izraelewicz.

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