Il 13 maggio, un anno dopo essere stato condannato per contraffazione a versare 40 milioni di euro a LVHM, il sito Usa di vendite all’asta eBay ha potuto tirare un sospiro di sollievo. Tribunal de grande instance di Parigi gli ha dato ragione contro un altro dei suoi accusatori, l’Oreal.
Nel 2007 il gruppo francese di cosmetici lo denunciò per contraffazione in cinque Stati europei, Francia inclusa, avendo scoperto dei “falsi profumi e falsi prodotti cosmetici” venduti sul sito. In Belgio eBay ha riportato una prima vittoria giudiziaria nel 2008; la giustizia belga ha ritenuto che non avesse “l’obbligo di sorvegliare in modo sistematico” ciò che viene venduto sul suo sito. Ieri, il tribunale di Parigi ha deciso che è un intermediario e non un “editore” responsabile dei suoi contenuti, come sosteneva l’Oreal. In più gli ha riconosciuto il merito d’aver adottato importanti strumenti di lotta alla contraffazione.
Nell’imminenza delle prossime consultazioni elettorali, ricordiamo che a tutti i messaggi autogestiti a pagamento e gli spazi pubblicitari…
Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…
Anche l’Europa potrebbe presto decidere di bandire TikTok se Bytedance non decidesse di vendere. Lo…
Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…
È importante continuare a parlare di pluralismo. E lo è a maggior ragione in quest’epoca…
Sulla scorta della nostra circolare n. 7/2024 ricordiamo che a partire da oggi 23 aprile 2024 e fino al…