Sarà all’esame del Consiglio dei ministri convocato per domani il provvedimento sull’asta per le frequenze tv che, come annunciato dal ministro Corrado Passera, dovrà “azzerare” la procedura del cosiddetto ‘beauty contest’. E’ quanto si apprende da fonti di governo. L’intervento è obbligato in quanto il 20 aprile scade la sospensione della procedura per l’assegnazione gratuita decisa dal ministero per lo Sviluppo Economico.
Le frequenze da assegnare sono 6: 3 sono subito pronte e buone e sono i canali 54, 55 e 58 tolti proprio a Telecom I., Mediaset e Rai. Le altre 3 frequenze sono un po’ più difficili da usare: uno è il canale 6 della banda Vhf, che oggi usa solo la Rai, in modo disordinato e la Europa 7. Infine ci sono i canali 23 e 28.
L’idea che si sta facendo strada al Ministero dello Sviluppo è di una gara a doppia corsia. Le frequenze 54, 55 er 58 sarebbero oggetto di una concessione ventennale solo se ad aggiudicarsele fosse una telco. Se invece fosse una tv, la durata sarebbe fissata in automatico alle scadenze fissate dall’Ue. Le altre 3 frequenze più basse verrebbero assegnate per i 20 anni di prammatica.
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…
In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…