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DL SVILUPPO/ DALLA CAMERA SÌ ALLA FIDUCIA. TUTTE LE NOVITÀ PER LE IMPRESE

Via libera dell’aula della Camera alla fiducia posta dal governo sul decreto sviluppo. I voti a favore sono stati 317, i contrari 293, le astensioni 2. I lavori dell’aula proseguono con l’esame degli ordini del giorno e il voto finale sul provvedimento è previsto intorno alle ore 20 di questa sera. Il decreto passerà poi al Senato per il via libera definitivo. Il testo deve essere convertito in legge entro il 12 luglio.
Ecco le novità del testo.

Credito d’imposta per la ricerca scientifica
Le imprese che finanziano progetti di ricerca scientifica hanno diritto ad un credito d’imposta della misura massima del 90% delle spese sostenute. Il progetto finanziato è agevolabile se il finanziamento è effettuato a favore di Università o enti di ricerca scientifica o di altre strutture individuate dal Ministro dell’Istruzione di concerto con quello dell’Economia. Il credito d’imposta è sperimentale per gli anni 2011 e 2012.
L’agevolazione riguarda però solo la parte di spesa di ricerca che eccede la media degli investimenti di ricerca effettuati nel triennio 2008-2010.
Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione per pagare altri debiti tributari o contributivi. Inoltre, l’investimento è deducibile dal reddito dell’impresa finanziatrice. Le disposizioni di attuazione per fruire del credito d’imposta saranno stabilite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Per finanziare il credito d’imposta è prevista una spesa di 484 milioni di euro, dal 2011 al 2014.

Credito d’imposta per nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno
Le imprese che assumono a tempo indeterminato lavoratori nelle regioni meridionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia), hanno diritto ad un credito d’imposta. Il beneficio, utilizzabile in compensazione, è pari al 50% dei costi salariali sostenuti nei 12 mesi successivi all’assunzione. Per i contratti part-time, il credito d’imposta è attribuibile in misura proporzionale alle ore prestate rispetto a quelle previste dal contratto collettivo nazionale.
Sono agevolate solo le assunzioni che comportano un effettivo incremento della base occupazionale: sarà necessario confrontare, alla fine di ogni mese per cui si ha diritto al beneficio, il numero medio dei lavoratori impiegati nei 12 mesi precedenti il periodo di applicazione del beneficio (media di riferimento). Per i datori di lavoro neo-costituiti, ogni dipendente impiegato a indeterminato costituisce incremento della base occupazionale.
Si decade dal “bonus assunzioni” se il numero complessivo dei dipendenti è inferiore o uguale a quello della media di riferimento, se i posti di lavoro creati non sono mantenuti per almeno tre anni (due per le imprese di media e piccola dimensione), se si verificano violazioni della normativa fiscale, contributiva, sulla salute e sicurezza dei lavoratori, in presenza di condotta antisindacale del datore di lavoro (attestata da provvedimenti definitivi della magistratura).
Le modalità per applicare il credito d’imposta per le assunzioni al Sud e le risorse disponibili per ogni Regione saranno determinate con un decreto interministeriale.
Il finanziamento avverrà previo consenso Ue, tramite le risorse del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo di sviluppo regionale.

Riduzioni e semplificazioni sulla privacy
Le piccole e medie imprese, nei rapporti tra imprese, non dovranno sottostare alle regole sulla riservatezza dei dati personali. Potranno trovare sui siti delle istituzioni, l’elenco dei documenti per ottenere provvedimenti amministrativi.
Non è soggetto al codice della privacy il trattamento di dati personali di persona giuridiche effettuato esclusivamente tra persone giuridiche, enti e associazioni, pubblici e privati. Viene meno l’obbligo di informativa preliminare al trattamento dei dati se il candidato ha spontaneamente inviato il proprio cv a un soggetto pubblico o privato.
Il documento programmatico sulla sicurezza, per le aziende che trattano dati non sensibili o trattano i dati dei loro dipendenti, è sostituito da una autocertificazione che il titolare del trattamento deve sottoscrivere.
Consentito il trattamento dei dati negli elenchi telefonici, per l’invio di materiale pubblicitario o per ricerche di mercato.

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