Il decreto di “conversione del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi”, cosiddetto “dl incentivi”, approvato in questi giorni ma ancora non pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ha stabilito che il 20% delle maggiori entrate conseguenti alle assegnazioni di diritti d’uso di frequenze radio o di risorse di numerazione, sarà destinato al Ministero dello sviluppo economico per far fronte alle esigenze di razionalizzazione e sviluppo delle infrastrutture di reti di comunicazione elettronica, agli oneri amministrativi relativi alla gestione delle gare di affidamento nonché per l’incremento del Fondo per il passaggio al digitale terrestre. Il Fondo fu istituito al fine di incentivare la produzione di contenuti di particolare valore in tecnica digitale; incentivare il passaggio al digitale terrestre da parte del titolare dell’obbligo di copertura del servizio universale; favorire la progettazione, realizzazione e messa in onda di servizi interattivi di pubblica utilità diffusi su piattaforma televisiva digitale; favorire la transizione al digitale da parte di famiglie economicamente o socialmente disagiate; incentivare la sensibilizzazione della popolazione alla tecnologia del digitale. Il Fondo, secondo quanto stabilito dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296, dispone, per il 2009, di 40 milioni di euro.
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