Ottanta nuove semplificazioni normative che dovrebbero agevolare la vita delle imprese: è la “chicca”, senza costi, che il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, sta preparando per il Decreto-bis sulla Crescita annunciato per fine settembre. E’ un “pacchetto” di semplificazioni selezionate lavorando in tandem con le categorie interessate. L’iniziativa va ad aggiungersi a quelle già attuate finora, che adesso stanno entrando a regime – con la comprensibile muraglia di resistenze tipica dei casi del genere – ma potrebbero cambiare non poco se non la vita certo i tempi di lavoro di molte categorie economiche. Tra le innovazioni più rilevanti, lo Sportello unico per l’edilizia, che costituirà l’unico punto di accesso per tutte le pratiche amministrative riguardanti gli interventi edilizi, acquisendo gli atti di assenso richiesti direttamente dalle amministrazioni competenti, oppure tramite le conferenze di servizi, ed è stato istituito nel primo Dl Crescita, che ha anche esteso alle persone fisiche che abbiano compiuto i trentacinque anni di età la possibilità di costituire Srl con capitale ridotto a 1 euro. Altre agevolazioni e snellimenti procedurali per le Srl sono state poi introdotte dal Dl sulle liberalizzazioni. Sempre nel Dl Crescita veniva poi eliminata una prima serie di regole che imponevano regimi di autorizzazione, limiti e condizioni alle attività economiche non giustificati da un interesse pubblico generale. Tutte queste innovazioni non hanno generato ancora effetti visibili o grande rumore perché devono essere innanzitutto capite e recepite dalle professioni che le applicano – commercialisti, ragionieri, notai eccetera – e poi dai loro clienti: il che, in casi di riforme significative ma puramente normative, svincolate cioè da contribuzioni finanziarie, non è mai un fenomeno rapidissimo.
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