La soluzione tecnica che potrebbe essere adottata dall’azienda editoriale è quella della cassa integrazione a rotazione (1 giorno a testa) per tutti gli oltre 300 giornalisti del quotidiano milanese. Anche se, a onor del vero, va detto che sarebbe spalmata su uno o due anni, quindi in pratica non ci sarebbero impatti considerevoli sull’impianto del giornale. “E’ una novità che abbiamo appresto questa mattina”, dicono fonti interne di via Solferino. “Ma è un fatto meramente tecnico per poter ottenere lo stato di crisi a livello aziendale”. L’opportunità di ricorrere alla cigs sarebbe emersa dopo una serie di riunioni (tenutesi il 27 giugno e il 17 luglio) a Roma, in ambito sindacale-nazionale.
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