Che la tendenza degli ultimi anni fosse quella di una crescita esponenziale di utilizzatori che preferiscono pagare per contenuti tv di loro gradimento piuttosto che guardare la tv tradizionale, lo avevano capito un po’ tutti gli addetti ai lavori, compresi gli scettici costretti ad ammettere che la nuova era dell’ entertainment è iniziata da un pezzo e nulla può fermare la sua inarrestabile ascesa.
Ma i dati diffusi dalla recente inchiesta effettuata dalla Consumer Lab di Ericsson mettono in luce ancora più chiaramente gli aspetti artefici di questo trend.
In effetti, già negli ultimi 2 anni, sono aumentati del 25% gli utenti che scelgono di la streaming tv disponibile su qualsiasi device ma, secondo la ricerca, quest’ultima, nell’arco del 2015 dovrebbe effettuare lo storico sorpasso ai danni della tv tradizionale.
Lo studio realizzato dalla società svedese, leader mondiale nella fornitura di tecnologie e servizi legati alla comunicazione, ha evidenziato, inoltre, come le abitudini dei consumatori cambiano radicalmente e molto velocemente anche grazie alle app di ultima generazione che facilitano e favoriscono la connessione ovunque e in qualsiasi momento in modalità mobile (smartphone e tablet).
Secondo Niklas Heyman Ronnblom, senior Advisor di Ericsson, oggi più che mai le media company se vogliono restare competitive devono essere disposte a rimettersi in gioco e reinterpretare le modalità di distribuzione dei contenuti, sia ampliando l’offerta che potenziandone la qualità, pena l’esclusione dal mercato.
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