Il pluralismo dell’informazione come ”il più rilevante” strumento a garanzia della democrazia. A sostenerlo è il presidente del Senato, Renato Schifani, che questo pomeriggio ha partecipato alla giornata di apertura del 26.mo Congresso dell’Fnsi in corso a Bergamo. ”Tra gli strumenti di garanzia di cui ha bisogno la democrazia – ha detto la seconda carica dello Stato – il pluralismo dell’informazione è forse il più rilevante”, perché ”è certezza di trasparenza, è rispetto delle diverse idee, sensibilità, cultura”.
Per Schifani è stata anche l’occasione per sollecitare ”la possibilità di un contraddittorio rispettoso delle diverse opinioni, che superi la tentazione di facili scorciatoie a senso unico”, e per sottolineare come proprio il contraddittorio rappresenti ”parte integrante di un’informazione completa”. Proprio nella fase attuale, secondo Schifani, è necessario uno sforzo collettivo ulteriore in grado di superare ogni rischio, anche involontario, di subalternità condizionata gravemente dalla contrazione occupazionale”, ed è soprattutto per questo che ”l’occupazione e gli investimenti sono beni essenziali, da tutelare ed incoraggiare senza incertezze”.
Altrettanto fondamentale per assicurare reale indipendenza e autonomia dei giornalisti è, sempre secondo il presidente del Senato, ”garantire una prospettiva anche per i giovani”. Cosa quest’ultima che ”richiede a tutti uno sforzo comune basato sul realismo, volontà, capacità e determinazione nel realizzare progetti concreti e duraturi”.
Una strada obbligata, secondo Schifani, se si considera che ”la stampa, e più in generale l’informazione, sono le prime protagoniste della vita politica e civile della nazione e contribuiscono a costruire, formare, indirizzare l’opinione pubblica e la stessa convivenza civile”. Ed è proprio per questi motivi che, ha concluso la seconda carica dello Stato, ”il giornalismo è una risorsa per una cittadinanza attiva in grado di interpretare e affrontare le sfide della modernità”.
Grosso guaio per Mark Zuckerberg: l’Ue ha aperto una procedura d’inchiesta su Meta, in particolare…
L’Agcom dispone: il duello Meloni – Schlein non s’ha da fare. Almeno in Rai. Ieri…
Agi, il braccio di ferro continua e ora i giornalisti votano la sfiducia alla direttrice…
Il rischio carcere per i giornalisti c’è: otto mesi di carcere per un articolo, è…
In previsione delle attività di certificazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023, ricordiamo che il…
Ieri i giornalisti di Agenzia Dire si sono astenuti dal lavoro per una giornata di…