CODACONS, ESPOSTO A CORTE CONTI SU CASO DANDINI

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Scendono in campo il Codacons e l’Associazione utenti radiotelevisivi “per attaccare pesantemente i componenti del Cda Rai (sia di maggioranza che di opposizione) i quali, stando alle a voci che circolano in queste ore, sarebbero intenzionati oggi a regalare un sacco di soldi a una società privata per avere in Rai Serena Dandini”. “Se ciò avverrà – afferma il Codacons nella diffida al Cda notificata oggi – sarà inevitabile chiedere alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica come sia possibile che per un programma che si esaurisce in una intervista in studio e qualche pezzo musicale, si debba pagare una sorta di ‘pizzo’ ai privati.
Il Consiglio di Stato da tempo ha legittimato il Codacons a sindacare le spese della Rai che finiscono per ricadere sul canone pagato dai cittadini: così è stato in occasione della sentenza sul caso Meocci che ha portato il Cda di allora a rispondere delle proprie responsabilità patrimoniali.
Quanto poi a Rainews 24 l’associazione – continua la nota -, dopo avere monitorato la programmazione del canale e avere verificato che non fornisce mai notizie prima degli altri e non fa altro che ripetere per sei o sette notiziari gli stessi identici prezzi e interviste, diffida lo stesso Cda a chiudere il canale che ha un costo non indifferente o a trasformarlo completamente”. “Così com’è – dichiara il presidente Carlo Rienzi – Rainews 24 non serve proprio a nulla, se non a mantenere centinaia di addetti con i soldi del canone. Anche per questo scandalo dovremo a breve interessare la Corte dei conti e la Procura, mentre i nostri esperti stanno completando il monitoraggio del palinsesto e dei notiziari, che ha dato finora risultati inaccettabili”.

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