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Bfc Media cede il 49% de L’Espresso a Donato Ammaturo

Bfc Media non esercita la prelazione, il 49% de L’Espresso andrà all’imprenditore Donato Ammaturo. La notizia è diventata ufficiale nella giornata di ieri. Il gruppo editoriale caro a Danilo Iervolino, che un anno fa ha acquisito da Gedi il settimanale fondato, a suo tempo, da Eugenio Scalfari, tende la mano ad Ammaturo e allarga la compagine sociale dell’editore del giornale. L’imprenditore nolano a capo del gruppo Ludoil, attivo nell’energia e nell’ottimizzazione aziendale e nel settore della convegnistica, acquisirà le quote di Idi, la società con Iervolino come socio unico, che deteneva il 49% delle quote. Che Bfc Media ha deciso, con una scelta del suo consiglio d’amministrazione, di non acquisire, evitando così di esercitare il diritto di prelazione. L’affare si chiude a 3,3 milioni.

Subentrerà a Idi la società Alga che è attiva proprio nel campo degli eventi, dell’ottimizzazione aziendale e della gestione dei processi direttivi. Da Nola fanno sapere che il piano strategico di Alga, “supportato dalla famiglia Ammaturo”, è fortemente “orientato a contribuire alla crescita del settimanale l’Espresso” e a farlo in “un contesto di affermata e reputata posizione nel panorama dell’editoria italiana e nel rispetto di una tradizione della testata orientata a un giornalismo coerente e oggettivo”.

Ora la scelta strategica di Bfc Media lascia ampio spazio alle congetture. C’è chi ritiene che il parziale disimpegno, o se si preferisce l’allargamento della cordata sociale, sia propedeutico all’impegno di Iervolino alla scalata di un quotidiano nazionale. Tornano le voci che danno l’imprenditore originario di Palma Campania interessato ad acquisire Repubblica.

Luca Esposito

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