Il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera conta che la gara per la cessione delle frequenze televisive rese libere dal passaggio dall’analogico al digitale possa tenersi entro la fine delle legislatura.
“Ci conto”, ha detto il ministro ospite della trasmissione Agorà di Rai3.
“Entro l’anno l’Agenzia di garanzia per le comunicazioni si è presa l’impegno di mandare questa cosa [il regolamento per l’asta] in Europa. Appena l’Europa ce la conferma parte la gara”.
L’Agcom invierà al ministero dello Sviluppo il regolamento sull’asta delle frequenze entro metà gennaio.
Oggi lo schema di provvedimento è in fase di consultazione pubblica. In base ad esso, i multiplex (o mux, pacchetti di frequenze) messi all’asta sono sei, tre (lotti U) con diritto d’uso per cinque anni, tre (lotti L) destinati alla sola Tv per 20 anni e sono riservati ai soli operatori nuovi entranti o piccoli.
E’ previsto che nessun operatore TV possa arrivare a detenere più di cinque mux all’esito della gara.
Questo, secondo quanto riferito da una fonte della Commissione europea, potrebbe escludere Mediaset e Rai che già dispongono di cinque multiplex nel caso convertano le frequenze Dvb-h per la Tv sui telefonini.
In primavera, alcune stime individuavano in 1,1 o 1,2 miliardi i possibili introiti per il governo. Alcuni operatori, fra cui Mediaset, hanno definito esagerate quelle stime.
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