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Assemblea pubblica a Viareggio per Il Tirreno: lo scontro in Toscana

Un’assemblea pubblica per parlare del futuro de Il Tirreno. Ieri s’è tenuta la manifestazione indetta, su mandato dell’assemblea dei giornalisti, dal comitato di redazione del quotidiano toscano, da mesi impegnato in un defatigante braccio di ferro con la proprietà. L’appuntamento s’è tenuto alle 10 davanti alla sede della redazione di Viareggio. Una scelta che non è avvenuta certo per caso del momento che, proprio la redazione viareggina, sarebbe “chiusa” da ieri per disposizione proprio della Sae. L’assemblea ha fatto seguito allo sciopero inscenato sabato scorso. La lotta sindacale è ripresa col precipitare delle trattative che, evidentemente, non sono decollate e che, tra le altre cose, avevano registrato la vicinanza dell’Assostampa Toscana, pronta a fornire supporto legale ai colleghi del Tirreno.

Ma la questione non è finita ancora e, anzi, a leggere la nota che ha annunciato l’assemblea pubblica a Il Tirreno, i nodi da sciogliere restano davvero molti. “L’incontro sarà un momento di confronto aperto con la cittadinanza sulla recente decisione unilaterale dell’editore Sae Toscana di chiudere la redazione viareggina, nonostante la ferma opposizione dell’assemblea dei giornalisti. Una scelta che, ancora una volta, mina la presenza territoriale e l’identità di un quotidiano che da quasi 150 anni fa del radicamento locale e della vicinanza ai lettori il proprio punto di forza”. Dopo aver riferito le motivazioni, l’assalto: “Servono indicazioni precise – scrive nel documento il cdr – sul progetto editoriale, sull’organizzazione del lavoro e sull’impegno dell’azienda nei confronti del territorio. Risposte che finora non sono mai arrivate”. Quindi le richieste: “Il Cdr chiede dunque a Sae di presentare un piano editoriale e industriale credibile, che guardi davvero al futuro e che preveda investimenti concreti per valorizzare il lavoro quotidiano della redazione, garantendo ai lettori un prodotto all’altezza delle sfide dell’informazione moderna, sia in edicola che online”.

Luca Esposito

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