La situazione della rete di telecomunicazioni mobili «è preoccupante». La telefonia mobile registra un’espansione enorme: proiezioni per i prossimi cinque anni a livello mondiale indicano un tasso di crescita annuo medio del 35% per la rete fissa e del 107% per la mobile. Negli ultimi quattro anni il traffico sulla rete mobile è aumentato di 16 volte. Ma senza maggiore disponibilità di frequenze «l’intasamento del traffico sarà inevitabile». Per questo è «più che mai necessaria, più che mai indifferibile la gara per l’assegnazione di ulteriori frequenze alle telecomunicazioni mobili prevista dalla legge di stabilità 2011». Questo il monito espresso dal Presidente dell’Autorità per le comunicazioni, Corrado Calabrò nella sua relazione annuale al Parlamento.
Secondo Calabrò «il sistema delle comunicazioni elettroniche deve poter reggere l’impatto affinché i benefici della svolta digitale non siano soffocati nella culla». Condizione indispensabile per il successo della gara è però la «disponibilità in tempi ravvicinati delle frequenze da assegnare». Il presidente ha per questo auspicato «un aumento delle risorse previste (240 mln, ndr) a favore delle emittenti locali che è possibile grazie alle regole di gara approvate». Le frequenze – ha concluso il presidente – «sono un bene scarso, prezioso. Non si può consentire la manomorta delle frequenze».
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