Si può accedere alla rete Wi-Fi della Provincia di Roma con un PC portatile, un palmare, uno Smart phone, o altri dispositivi dotati di interfaccia Wi-Fi trovandosi nel raggio di 100/150 metri circa da un hot-spot.
L’obiettivo del progetto realizzato dalla Provincia di Roma è quello di dotare ogni Comune del territorio di almeno un punto di accesso gratuito a Internet senza fili, secondo le linee guida definite dal “PianoInnovazione” della Provincia di Roma che ne prevede l’installazione di almeno 500 entro la fine del 2010. In quest’ottica, è stato inaugurato ieri, sotto la colonna traiana, il primo hot-spot che consentirà ai cittadini di Roma (e in seguito di tutta la provincia), di collegarsi gratuitamente a Internet tramite Wi-Fi per un’ora al giorno. Inoltre, è stato raggiunto un gruppo di 30 Comuni, nel quale entreranno a breve altre amministrazioni comunali, tra cui Ariccia, Monterotondo e Zagarolo.
Gli hot-spot sono situati in vari luoghi pubblici del territorio provinciale, all’aperto come al chiuso: biblioteche, centri d’impiego, punti di informazione turistica, piazze, parchi. Diversi esercizi pubblici stanno facendo richiesta alla Provincia di Roma di diventare punti della “Rete Provincia Wi-Fi”, per consentire ai loro clienti, soci e utenti di usufruire del servizio.
La prima volta che ci si connette verrà richiesto di registrarsi, nel rispetto del decreto Pisanu. La registrazione è gratuita, così come l’accesso alla rete che sarà garantito per un’ora al giorno, frazionabile – ossia ci si può scollegare dalla rete e ricollegarsi fino ad accumulare, in questa fase sperimentale, 60 minuti di navigazione. Una volta registrato è possibile accedere alla rete provinciale da qualsiasi degli hot-spot distribuiti sul territorio.
Il sistema centrale di gestione della Rete è dislocato presso il Caspur (Consorzio interuniversitario per le applicazioni di supercalcolo per università e ricerca), il consorzio, partner tecnologico del progetto, che coinvolge le quattro università pubbliche presenti a Roma (La Sapienza, Tor Vergata, Roma 3, IUSM). Lo sviluppo della rete coinvolgerà, quindi, una serie di attori pubblici creando una vera e propria ‘Federazione di Reti’.
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