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VIA LIBERA ALLE ELEZIONI SIAE. IL BILANCIO E’ IN ORDINE

La Siae si presenta all’appuntamento elettorale per il rinnovo degli organi dirigenti con un avanzo di gestione di 18,6 milioni di euro. Un utile, messo nero su bianco che arriva al termine della gestione commissariale partita due anni fa e che, al primo bilancio, quello del 2010, ha dovuto mettere nero su bianco una perdita di 18,6 milioni. Dietro al risultato raggiunto con il consuntivo del 2O12 – che sarà ora sottoposto al nuovo Consiglio di Sorveglian za – c’è senz’ai fro un programma di riorganizzazione e di riduzione dei costi visibile, per esempio, nella sforbiciata ai compensi a organi e organismi societari. Per questa voce si spendevano 3 milioni del 2009, scesi a 1,3 nel 2011. Una riorganizzazione degli agenti sul territorio e vari efficientamenti sono stati i punti forti dellagestione del commissario straordinario Gian Luigi Rondi, arrivato a marzo 2011 e affiancato da Mario Stella Richter e Domenico Luca Scordino. In una nota la Siae ha fatto presente che sono state «ridotte le provvigioni, relative al settore dell’emittenza, dello 0,5% per l’esercizio 2013. Durante la gestione commissariale il peso a carico degli associati è dunque sceso dal 21% medio a meno del 17%». Di «grande soddisfazione» parla il subcommissario Siae, Scordino, in virtù del fatto che «il risultato è stato conseguito avendo coniugato sia la riduzione degli oneri a carico degli associati, sia il mantenimento dei li velli occupazionali». A questo punto, spiega la nota della Siae, «una parte dell’avanzo di gestione 2O12 è stato destinato ad apposita riserva che potrà essere utilizzata dai nuovi organi per l’ulteriore riduzione delle provvigioni della Società». Intanto oggi a Roma si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di sorveglianza. Una tornata elettorale accompagnata da grandi polemiche fra chi, da una parte, vede per il futuro una Siae “dei ricchi”, in mano alle major e, al contrario, chi ritiene che finalmente, grazie a un nuovo statuto, si stia per arrivare a un’associazione “governabile”. Il nodo della contesa è stato proprio lo statuto approvato durante la gestione commissariale dove si prevede che «ogni associato ha diritto a esprimere nelle deliberazioni assembleari almeno un voto e poi un voto per ogni euro di diritti d’autore percepiti». Le liste presentate sono 24, con quasi 400 candidati. Nei giorni scorsi il Tar del Lazio ha respinto l’istanza di alcune associazioni (Acep, Arci e Audiocoop) che avevano chiesto la sospensione delle elezioni.

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