A questo si aggiungono i dubbi relativi al merito della delibera: analisi di mercato troppo datate, ma soprattutto le inesattezze sull’indicatore WACC. Si tratta del costo del capitale riconosciuto a Telecom Italia, un parametro molto rilevante per la determinazione dei prezzi di accesso. La conferma del provvedimento ha suscitato reazioni opposte tra gli operatori. Telecom, che si è sempre lamentata per l’effetto negativo che la diminuzione dei prezzi avrebbe sugli investimenti, ha promesso l’esperimento di ogni azione idonea a tutela dei propri interessi. Soddisfatti, invece, gli altri operatori, tra cui Vodafone e Fastweb, per i quali il provvedimento favorisce la parità di condizioni nel mercato.
Protestano le associazioni di radio, tv ed emittenza locale: la manovra, così com’è, rischia di…
Meloni contro l’opposizione sulla vicenda legata alla vendita del Gruppo Gedi, e quindi di Repubblica…
Negli ultimi mesi sono stati pubblicati i provvedimenti attuativi relativi al riconoscimento delle imprese culturali e…
“Le edicole sono un punto di vicinanza dell’informazione ai cittadini". A dirlo da Pisa il…
Lo shadowban non è un concetto astratto, né un termine astruso. Ma la prassi che…
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha comminato a Sky una sanzione complessiva di…