Oggi la Rai si ferma 24 ore per lo sciopero dei tecnici, dagli operatori ai costumisti, degli impiegati e dei quadri dirigenti. Si ferma la macchina, il cuore tecnologico della tv pubblica, per protestare contro il piano industriale da lacrime e sangue che “impoverisce l’azienda” in condizioni mai così disastrose, denunciano da tempo i sindacati.
I sindacati sono “disponibili a sedersi intorno a un tavolo”, spiega Emilio Miceli, segretario generale della Sic Cgil, “purchè si tolgano le esternalizzazioni”.
Le sigle promotrici sono tante: Sic Cgil, Uilcom Uil, Ugl Tic, Snater, Libersind-Confsal; l’Adrai, l’associazione dei dirigenti Rai, solidarizza e partecipa con una autotassazione devoluta a Telethon. La Filt-CisI non aderisce perché giudica la protesta “fuori tempo” e “controproducente in questa dinamica fase di discussione con l’azienda”.
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