Di certo la posizione della Corte europea farà discutere, anche alla luce del Datagate. Già, perché Google non è tenuto a garantire il diritto all’oblio e i motori di ricerca non dovrebbero essere ritenuti responsabili quando informazioni personali compaiono sulle pagine web indicizzate. È quanto afferma l’avvocato generale della Corte di giustizia europea, Niilo Jaaskinen, in un parere. A suo parere sono i siti web, e non Google, che vanno ritenuti responsabili delle informazioni che pubblicano sul conto dei singoli.
Alla Corte, con base in Lussemburgo, è stato chiesto di pronunciarsi su un caso in Spagna, dove diverse persone si erano rivolte all’agenzia per la tutela della privacy lamentandosi del permanere nell’esito dei motori di ricerca di alcune informazioni sul loro conto relative a diversi anni prima. L’agenzia aveva ordinato a Google Spain e alla Big G di rimuovere quelle informazioni dai risultati della ricerca e il gigante di Mountain View aveva contestato la decisione. La Corte di giustizia europea si pronuncerà sul caso quest’anno.
Fonte: Corriere.it
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