La Giustizia ha preso di mira i media digitali per perseguire i reati di ingiuria e calunnia che sono commessi da internauti che si trincerano dietro il presupposto anonimato o un nickname. La Procura della Repubblica di Toledo ha perseguito il quotidiano “Periodista digital” sulle cui pagine erano comparsi insulti ed espressioni denigratorie nei confronti della portavoce del Governo di Castilla-La Mancha, Isabel Rodriguez Garcia. Nel luglio 2010 comparvero su questo web dei commenti molto pesanti nei confronti dell’esponente del Partito Socialista, del tipo “puttana, cagna e ladra”. La denuncia presentata in Procura chiede che siano identificati i numeri di IP di chi aveva postato questi messaggi.
Il docente di Diritto Penale dell’Università Carlos III, Javier Alvarez, convenendo sulla necessità di perseguire questi reati, fa notare le difficoltà a cui occorre far fronte rispetto ai media tradizionali, poiché si ha a che fare con media la cui pagina è in un Paese, il server in un altro e chi ingiuria ancora in un altro Paese.
Massimo De Bellis
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