Il giudice del Tribunale di Roma, dott.ssa Marina Meloni, sanziona Mediaset a restituire il credito residuo ai possessori delle tessere Mediaset Premium in scadenza. Tutto è partito da un’azione inibitoria intentata da Adiconsum (sostenuta anche da UNC e Codacons) nei confronti di RTI Mediaset. L’Ordinanza costituisce un importante precedente giurisprudenziale in tema di tutela del consumatore e di corretta interpretazione ed applicazione della L. 40/07 (Bersani).
Il Tribunale ha ordinato a RTI Mediaset di avvisare, a proprie spese, i rispettivi titolari di tutte le tessere del servizio Mediaset Premium con scadenza 30 giugno 2007, 30 giugno 2008 e 30 giugno 2009, dell’esistenza del diritto alla restituzione del credito residuo. Questo diritto vale sia per le tessere con recesso anticipato che per quelle in scadenza. Tali informazioni devono esser fornite tramite il sito internet della società, nonché sui canali digitali e televisivi appartenenti al gruppo RTI. Inoltre, il Tribunale ha stabilito una penale di 516 euro da pagare allo Stato per ogni giorno di ritardo nell’adempimento degli obblighi previsti dall’Ordinanza.
Come si ricorderà in merito alle tessere prepagate, a seguito del decreto Bersani, tutte le società telefoniche e televisive coinvolte avevano proceduto correttamente all’applicazione della legge anche per le tessere in corso all’atto del decreto. Solo Mediaset si era rifiutata di adempiere questo vincolo, nonostante i solleciti di Adiconsum e di una lettera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che, al mese di ottobre dello scorso anno, richiamava Mediaset all’adempimento della norma entro 30 giorni.
L’aspetto incredibile di questa vicenda è il comportamento dell’Agcom che, a distanza di un anno dalla prima delibera sull’applicazione del decreto Bersani e alla lettera inviata a Mediaset sull’adempimento, modificava completamente la propria interpretazione in una recente delibera nella quale precisava che il decreto Bersani doveva intendersi “solo per le carte prepagate attivate dopo il decreto e non per quelle attivate prima” in netto contrasto sia con il decreto Bersani sia con la delibera dell’Antitrust.
Fabiana Cammarano
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