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Toscana, legge sull’editoria, Bugli: “Ci dicono che è già un modello, entro l’anno via ai primi progetti”

“La legge toscana sul sostegno alla crisi dell’editoria è il risultato di un percorso che ha visto andare nella stessa direzione politica e operatori dell’informazione. Adesso è il momento di raccoglierne i frutti e come Giunta, assieme all’assessore alla cultura Cristina Scaletti, stiamo già lavorando per individuare il modo migliore di utilizzare le risorse a disposizione, circa tre milioni, per dare vita a progetti efficaci, traducendo i principi della legge in risposte concrete”. Lo ha detto Vittorio Bugli, assessore alla presidenza della Regione Toscana, intervenendo all’assemblea dell’Associazione della Stampa toscana. Bugli, che da consigliere regionale è stato il primo firmatario della legge sull’editoria approvata dal Consiglio alla fine del giugno scorso, ha mostrato grande soddisfazione quando il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Giovanni Rossi, ha evidenziato come la legge toscana, la prima in Italia, sia già un modello per altre regioni. In Veneto, Calabria e Puglia è già stato infatti avviato il percorso istituzionale per l’approvazione di una legge, mentre in Friuli Venezia Giulia è previsto per la prossima settimana un incontro tra il sindacato dei giornalisti e la presidente Debora Serracchiani.

“L’esperienza che ha portato alla legge toscana – ha detto Bugli rivolgendosi all’assemblea – è significativa per almeno due motivi: il primo, perché istituzioni e mondo dell’informazione hanno fatto un percorso insieme, unito e condiviso; il secondo perché questa legge riconosce e definisce il sistema dell’informazione locale come un elemento importante della nostra identità regionale. Un sistema che è stato colpito pesantemente dalla crisi, con ripercussioni sia sulla qualità dell’informazione stessa che sull’occupazione, in particolar modo giovanile. Un sistema al quale abbiamo voluto ridare ossigeno individuando principi e azioni adeguati”. Bugli ha rivelato che c’è stato, nelle scorse settimane, il rischio che il Governo impugnasse la legge toscana per questioni burocratiche; un rischio che però pare scongiurato. “Adesso – ha aggiunto – cercheremo di vedere se con le risorse che ci sono a disposizione, i circa tre milioni stabiliti in un’apposita variazione di bilancio, si possono fare dei progetti interessanti. Serve un confronto costante con i giornalisti, gli editori e tutti gli operatori dell’informazione per capire come utilizzarle bene, nella maniera più giusta e opportuna”. L’assessore ha provato a fissare anche una “road map”: “Diamoci un mese di tempo – ha concluso – per sviluppare questo percorso per tradurre in progetti concreti quei principi che la legge fissa. E soprattutto, diamoci una mano, per mettere le gambe entro la fine dell’anno a questi progetti”.

Fonte: Regione Toscana

 

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