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SWITCH-OFF SUD ITALIA: SENZA IMPEGNI DALLO STATO, TV LOCALI RIFIUTANO DI SPEGNERE GLI IMPIANTI

Il Presidente dell’Associazione Tv Locali, Maurizio Giunco, intervenendo alla riunione della Task Force tenutasi martedì scorso presso il Ministero dello sviluppo economico ha dichiarato: «Il Ministero deve dirci a chiare lettere, prima dell’avvio dei prossimi switch off, qual’è la posizione che l’Italia intende portare avanti in occasione della prossima riunione dei lavori preparatori della Conferenza di Ginevra relativamente alla destinazione dei canali della banda 700 MHz. Quello che è successo esattamente non più tardi di un anno addietro con la digitalizzazione del nord
Italia con l’assegnazione – e il successivo esproprio – alle tv locali dei canali 61-69 non si ripeterà.
E’ impensabile infatti chiedere agli imprenditori televisivi locali di sostenere significativi investimenti per il passaggio al digitale terrestre senza dare garanzie in merito alla definitiva assegnazione delle frequenze. Per questo motivo, in assenza di precisi impegni dello Stato le emittenti locali operanti nelle aree interessate dai prossimi switch off non procederanno allo spegnimento degli impianti.
Inoltre, la scelta del nuovo governo di avviare una fase di dirigismo non potrà produrre che effetti negativi. Il Ministero dello sviluppo economico ha deciso, infatti, di procedere all’emanazione di alcuni decreti strategici per il futuro dell’emittenza locale senza avviare le consultazioni con i soggetti interessati, siano essi associazioni di categoria o enti locali come le regioni.
Così e successo per l’emanando decreto delle frequenze della banda 800 mhz e così si pensa di fare con i futuri bandi regionali per l’assegnazione delle frequenze nelle aree da digitalizzare.
Tale atteggiamento di non condivisione, sommato alle note problematiche di scarsezza di risorse frequenziali e di incompatibilità delle stesse sia con alcuni stati esteri confinanti che tra Sicilia e Calabria, non consente – al momento – di avviare nessuna forma di collaborazione tra il Ministero e l’Associazione Tv Locali Frt».

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