E’ fin troppo chiaro il disegno del Governo e delle forze di maggioranza di ridimensionare fortemente il servizio pubblico radiotelevisivo. Al di là delle mancate riforme, da anni richieste dai giornalisti e dalle loro rappresentanze, dai lavoratori Rai e da milioni dei cittadini-utenti, continui colpi vengono assestati alla credibilità e alla autorevolezza di Viale Mazzini: nomine fatte e non fatte, ritardi sui palinsesti e cacciate all’angolo di trasmissioni considerate scomode nonostante abbiano il supporto di un vastissimo pubblico e che fanno introitare nelle casse Rai milioni e milioni di euro di sponsor. Questo è il caso della trasmissione ‘Anno Zero’ di Michele Santoro; questo è il caso, ancora aperto, della trasmissione ‘Parla con me’ di Serena Dandini che non trovando ancora una soluzione sensata, sembra ormai certo il trasferimento su altra emittenza. Con gravissimo danno economico e di immagine per l’azienda pubblica.
Per questi gravissimi motivi il ‘Comitato per la libertà, il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo’ ha deciso che giovedì prossimo 15 settembre davanti agli studi di via Teulada a partire dalle 20,30 (orario che fino alla scorsa stagione prevedeva la messa in onda di Anno Zero), si svolgerà un sit-in di protesta per l’ormai fin troppo evidente tentativo di mettere il bavaglio a trasmissioni di successo e di costringere il servizio pubblico ad un ruolo ancellare rispetto ad altre emittenti strettamente legate alle forze di maggioranza e al Governo.
Il Comitato per la libertà, il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo
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