“Il taglio delle tariffe postali agevolate – afferma in una nota il segretario della FNSI – colpisce indistintamente tutti i settori dell’editoria ma mette in ginocchio soprattutto l’area dei periodici, quella più colpita dalla crisi, contrassegnata da massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali. C’è un rischio reale di cancellazione di tante attività editoriali di qualità, di carattere tecnico e professionale, su cui poggia l’attività di piccole e medie imprese di eccellenza e viene duramente colpita tutta l’editoria no profit, protagonista di un’attività di informazione sociale e culturale che rende un servizio incalcolabile alla convivenza civile.
Questi nuovi tagli – prosegue Siddi – arrivano, peraltro, mentre ancora sono aperte le ferite dell’ignobile taglio dei fondi per la stampa della comunità italiana all’estero, per la quale si attende una risposta coerente del Governo agli ordini del giorno di ripristino dei fondi approvati dal Parlamento. Altro che politica di riforme a piccoli passi! Con piccole botte, una dietro l’altra, si sta portando un settore come l’editoria ad una crisi superiore a quella che ha investito a suo tempo l’Alitalia”.
La crisi dei giornali è innegabile. Le copie sono crollate, l’abitudine di leggere il giornale…
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