Editoria

Oggi lo sciopero, il vademecum Fnsi per i giornalisti

Oggi è il giorno dello sciopero dei giornalisti e la Fnsi ha già fornito informazioni utili a chi vuole aderire all’astensione dal lavoro prevista per venerdì 28 novembre. Tra i vari e interessanti suggerimenti e notizie che il sindacato offre ai lavoratori c’è pure quello per cui viene ribadito, sulla scorta delle pronunce giurisdizionali, che le aziende non possono costringere nessuno a lavorare. Né tantomeno possono imporre unità sostitutive per portare a termine il lavoro.

In un vademecum, la Fnsi ricorda ai giornalisti che “rientra nei comportamenti antisindacali anche la precettazione al lavoro dei colleghi, siano essi capi o vice capi di settore, convincendoli a non aderire allo sciopero per immaginari doveri legati al ruolo e alla funzione”. E dunque, dal sindacato ricordano che “rientra nello spettro del comportamento antisindacale sostituire ai giornalisti in sciopero collaboratori, partite Iva e, peggio ancora, pensionati”.

Ma non basta. perché il sindacato cita un’ordinanza dei giudici della Corte di Cassazione: “L’ordinanza (pubblicata un paio di settimane fa) ha accertato la condotta antisindacale – ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori – di un datore di lavoro a causa delle disposizioni che lo stesso aveva impartito al proprio personale in occasione dello sciopero. Disposizioni di servizio finalizzate – secondo l’azienda – a prevenire danni patrimoniali diretti derivanti dalla potenziale perdita economica dovuta all’agitazione sindacale”. E quindi: “La Corte ha tuttavia – ancora una volta – ribadito un principio cardine, ovvero che sono illegittime le misure aziendali idonee a comprimere la facoltà del lavoratore di scegliere di aderire allo sciopero e, parimenti, ad imporre l’espletamento di attività lavorativa”.

La Fnsi è pertanto pronta “ad appoggiare tutte le Associazioni di Stampa che vorranno procedere a denunce per comportamento antisindacale nei confronti delle aziende che forzeranno l’uscita di quotidiani, agenzie, pubblicazioni online, siti, telegiornali e programmi giornalistici. E che non daranno spazio ai comunicati sindacali”.

Luca Esposito

Recent Posts

Per gli editori il paese di acquisto dei prodotti editoriali non è neutro ai fini Iva

Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…

11 ore ago

Nomine nel gruppo Cairo: Alberto Braggio nuovo ad di La7

Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…

22 ore ago

Quando il pm non può frugare nel pc del cronista: la Cassazione difende le fonti dei giornalisti

In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…

2 giorni ago

Elkann ritroverà l’orgoglio di essere editore?

Elkann rifiuta “ogni atto di violenza” e condanna l’assalto alla redazione de La Stampa avvenuto…

2 giorni ago

Gli editori uniti contro Big Tech: “Garantire un futuro all’informazione”

Editori uniti contro lo strapotere di Big Tech: scendono in campo Crtv, Fieg e Aie…

2 giorni ago