Categories: Giurisprudenza

Saldare in ritardo una fattura, dal 2013, costerà caro

Il rispetto dei patti innanzitutto. Sì perché dal 2013, saldare una fattura in ritardo costerà caro. La puntualità nei pagamenti delle transazioni commerciali sarà, infatti, richiesta, pena la maturazione automatica degli interessi di mora. E questo a partire dal primo gennaio dell’anno in corso.
La norma mira a raggiungere due obiettivi. Da un lato garantire maggiore redditività e competitività alle imprese, dall’altro tentare di risolvere il problema, fortemente sentito da quanti operano con il settore pubblico, del cronico ritardo nei pagamenti da parte dello Stato.
In particolare, il termine massimo previsto dal decreto per saldare il sospeso viene fissato, per tutti i soggetti, in 30 giorni dal ricevimento della fattura o, qualora la data di ricezione del documento da parte del debitore sia anteriore all’adempimento della relativa prestazione, dal giorno di ricevimento delle merci o della prestazione dei servizi. Il limite è elevabile a 60 giorni nelle operazioni commerciali in cui il debitore risulta essere una pubblica amministrazione, questo, però, previo accordo scritto dalle parti, possibile solo quando ciò sia giustificato dalla natura e dall’oggetto del contratto, nonché dalle circostanze esistenti al momento della sua conclusione.
Il limite temporale di 60 giorni diventa invece automatico nei rapporti fra fornitori e aziende pubbliche sanitarie.
Non occorre tralasciare, infine, l’aspetto formale dei contratti, le cui clausole dovranno essere modificate per essere in linea con la nuova, più rigida, disciplina.

editoriatv

Recent Posts

Dall’Agcom solidarietà a La Stampa nel nome del pluralismo

L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…

21 ore ago

Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale

Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…

21 ore ago

Per gli editori il paese di acquisto dei prodotti editoriali non è neutro ai fini Iva

Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…

1 giorno ago

Nomine nel gruppo Cairo: Alberto Braggio nuovo ad di La7

Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…

2 giorni ago

Quando il pm non può frugare nel pc del cronista: la Cassazione difende le fonti dei giornalisti

In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…

2 giorni ago