Ennesima fumata stamattina in Commissione di Vigilanza sulla Rai. Anche ieri la maggioranza non si era presentata alla seduta convocata alle 18 a Palazzo San Macuto. Il duro botta e risposta tra Berlusconi e Veltroni, ‘condito’ dall’intervista del candidato presidente Leoluca Orlando hanno di fatto chiuso la porta a ogni possibilita’ di dialogo, anche sulla Rai.
”Non e’ possibile mettere un veto su un candidato – ha detto Marco Beltrandi al termine della diciassettesima seduta – per dichiarazioni che riguardano altro rispetto alla materia televisiva. E’ chiaro che e’ un pretesto per prendere tempo e chiudere altre caselle. D’altra parte hanno bruciato un nome e non e’ facile trovarne un altro (il riferimento e’ all’ad di Fastweb Stefano Parisi, candidato della prima ora alla direzione generale Rai sul cui nome la maggioranza si e’ successivamente spaccata, ndr)”.
Rincara la dose Fabrizio Morri, capogruppo del Pd in Commissione: ”sono 35 giorni che il veto su Orlando e’ caduto. E’ chiaro che quello del Pdl e’ un pretesto. Ciascuno di noi – sottolinea Morri – poteva dire che Storace non aveva nemmeno abiurato il fascismo. Ma nessuno l’ha fatto e, quando toccava a noi eleggere un presidente delle opposizioni, siamo andati e l’abbiamo votato. Oggi Orlando ha fatto certe dichiarazioni ed e’ tornato ad essere ineleggibile, la scorsa settimana ne aveva fatte altre, molto equilibrate, ma non ho letto di nessuno che abbia detto ‘bene, lo voto”’.
Come da convocazione a oltranza, decisa nei giorni scorsi dai presidenti delle Camere e confermata dal presidente di turno Giorgio Merlo (Pd), la Vigilanza tornera’ a riunirsi oggi alle 14.30.
Fabiana Cammarano
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