Un annuncio di lavoro, dove un “quotidiano on line in pieno sviluppo” cerca giornalisti che, in fase iniziale, dovranno lavorare gratis e fare raccolta pubblicitaria. È lecito? Se lo chiede il giornalista Massimo Manca nel suo blog denunciando l’annuncio comparso sul sito Kijiji (Ebay annunci). Ecco il testo: “Si ricercano aspiranti giornalisti da tutti i centri della Sardegna da inserire tra i collaboratori di un quotidiano on-line in pieno sviluppo e, in futuro, in un magazine d’ informazione in fase di studio. Offriamo la possibilità di iscrizione all’Albo dei Giornalisti elenco Pubblicisti. Inizialmente non sono previste retribuzioni. Si richiede”, prosegue, “uso corretto dell’italiano e buona capacità d’uso del pc. I collaboratori potrebbero occuparsi anche della raccolta pubblicitaria nel proprio centro con riconoscimento di una buona provvigione. L’età dei candidati deve essere compresa tra i 22 ed 50 anni”. Si chiede poi curriculum e articolo di prova.
«Con richiamo», scrive Manca, «in particolar modo (ma non solo), alla Carta deontologica di Firenze (art. 1-2) sulla precarietà nel lavoro giornalistico approvata dal Consiglio nazionale l’8 novembre 2011, ci si domanda (tra l’altro): come è possibile offrire la possibilità di iscrizione all’Albo dei Giornalisti agli “aspiranti giornalisti” senza corrispondere una retribuzione? E come è possibile che gli aspiranti giornalisti, da iscriversi all’Albo, possano occuparsi “anche della raccolta pubblicitaria con riconoscimento di una buona provvigione”?». E dopo l’esposto il giallo: l’annuncio sparisce da Kijiji.
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