Ormai è una tendenza consolidata a livello mondiale. Anche Carat, numero uno dei media buyer, cioè delle mega agenzie che acquistano la pubblicità su giornali, emittenti, Internet e quant’altro, prevede oltre a un rallentamento dei ricavi pubblicitari complessivi, l’affermazione di Internet come terza piazza pubblicitaria dopo la televisione e il cartaceo, 8,6% degli investimenti complessivi contro il 7,4 della radio.
La decisione scontata della Commissione Vigilanza Rai sul “caso” Bortone-Scurati, se ne parla dopo le…
Grosso guaio per Mark Zuckerberg: l’Ue ha aperto una procedura d’inchiesta su Meta, in particolare…
L’Agcom dispone: il duello Meloni – Schlein non s’ha da fare. Almeno in Rai. Ieri…
Agi, il braccio di ferro continua e ora i giornalisti votano la sfiducia alla direttrice…
Il rischio carcere per i giornalisti c’è: otto mesi di carcere per un articolo, è…
In previsione delle attività di certificazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023, ricordiamo che il…