Sulla G.U. n. 21 del 24-5-2008 è stata pubblicata la Legge regionale del 18 dicembre 2007, n. 29 recante “Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana”. La legge si propone, tra i suoi principi generali, di valorizzare l’uso della lingua friulana, promuovendo e sostenendo iniziative pubbliche e private finalizzate a mantenere e incentivare l’uso della lingua friulana, incentivando, altresì, la conoscenza e l’uso della suddetta lingua presso le comunità dei corregionali in Italia e all’estero.
Tra le iniziative sostenute dalla Regione, vi sono quelle a favore dell’emittenza radiotelevisiva, stampa, Internet e nuove tecnologie. In particolare la Regione sostiene: le emittenti televisive e radiofoniche che trasmettono programmi in lingua friulana (in proporzione alla percentuale di programmi trasmessi in lingua e a quelli prodotti in proprio); l’edizione, la distribuzione e la diffusione di libri e pubblicazioni in formato cartaceo, informatico o multimediale interamente o prevalentemente in lingua friulana; la ricerca, la produzione, la commercializzazione e l’uso di strumenti informatici e tecnologici in lingua friulana tesi ad un uso corretto della lingua.
I criteri e le modalità per l’attuazione degli interventi di sostegno previsti, saranno definiti con regolamento emanato con decreto del Presidente della Regione, sentita la Commissione consiliare competente. Ogni cinque anni è definito il Piano generale di politica linguistica (PGPL) che è suddiviso per tipologie di soggetti. Per ogni tipologia sono previste specifiche aree di intervento e, per ognuna di esse, progetti obiettivo alternativi. Il PGPL stabilisce anche le modalità di valutazione delle iniziative realizzate e gli strumenti di verifica dei risultati raggiunti da ogni soggetto. Il PGPL è proposto dall’ARLeF (Agienzie regjonâl pe lenghe furlane) ed è approvato con decreto del Presidente della Regione, sentita la Commissione consiliare competente, ed è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione.
Fabiana Cammarano
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