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PROVVIDENZE RADIO TV E SATELLITE. IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

La scorsa settimana si è riunita a Roma la Commissione Contributi all’editoria per esaminare le domande di ammissione delle imprese televisive, delle Agenzie di stampa, delle società che forniscono servizi di comunicazione via satellite e delle imprese televisive organi di partiti politici.
Il Direttore dell’Ufficio per il Sostegno all’Editoria, ha comunicato che, a causa della mancanza di fondi, la percentuale di copertura per l’anno 2007 sarà pari a circa l’86% del contributo previsto dalla legge (€ 127.797.046,10) ed ha sottolineato che la copertura dell’86% è stata possibile grazie agli interventi di recupero di fondi effettuati su capitoli di spesa della Presidenza del Consiglio che hanno portato il totale delle risorse a 30 milioni di euro dagli originali 20 milioni stanziati. In dettaglio, delle 504 domande esaminate, relative alle sole imprese televisive, 21 sono state escluse per mancanza di requisiti oggettivi, difetti formali o per aver presentato la domanda fuori termine.
Per quanto riguarda le graduatorie Corecom bisogna solo attendere quelle relative al Molise ed alla Sicilia. Pertanto, pur mancando quella relativa alla Liguria (dove sono sorte alcune difficoltà) il Ministero dello Sviluppo economico provvederà a breve ad emanare comunque il riparto, imputando, in via provvisoria, alle regioni senza graduatoria completata il 90 percento dello somme già assegnate nell’anno 2007 (art. 2, comma 296 della legge n. 244/07).
Per quanto riguarda la radiofonia, le misure di sostegno per il 2008 ammontano a € 22.552.419,90 pari al 15 percento dello stanziamento complessivo. La relativa graduatoria (unica su base nazionale) deve essere ancora predisposta.
Intanto, la DGPGSR del Ministero delle Sviluppo economico, dipartimento delle comunicazioni, ha avviato la procedura di ricanalizzazione della banda VHF-III, per l’adeguamento alla canalizzazione europea, che prevede otto canali contigui della larghezza di 7 MHz (canali da 5 a 12). Tale ricanalizzazione è prevista dalla nota 87 del vigente Piano nazionale di ripartizione delle frequenze. Alla ricanalizzazione sono interessate le emittenti che attualmente eserciscono impianti operanti sui canali E, F e G, che, con la nuova canalizzazione, diventeranno i canali 6, 7 e 9 (mentre il canale 8, risultante dalla ricanalizzazione, è stato assegnato in data 11 dicembre 2008 a Centro Europa 7). Alla ricanalizzazione sono interessati esclusivamente gli impianti operanti nelle aree dove non è prevista la digitalizzazione nel corso del 2009 (sono escluse quindi la Sardegna, già digitalizzata, la Valle D’Aosta, il Piemonte Occidentale, il Trentino Alto Adige, il Lazio, ad eccezione della provincia di Viterbo e la Campania). In base ai dati del Ministero dello Sviluppo economico, nelle aree non interessate dallo switch off risultano in esercizio sui canali E, F e G n. 171 impianti di emittenti private locali e nazionali, oltre agli impianti Rai.
Vincenza Petta

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