Oggi sara’ presentato il primo rapporto sulla situazione attuale della banda larga in Italia a firma di Francesco Caio, consulente del Governo italiano incaricato di esaminare lo stato dell’arte in vista della creazione della task force governativa sulla banda larga. Caio, gia’ consulente del governo britannico per la stessa questione, ha redatto in poco piu’ di due mesi una sorta di mappa del broadband nazionale da cui partire per lanciare quel piano di sviluppo nazionale. Francesco Caio pur deciso fautore della fibra ottica sta valutando il caso italiano tenendo conto delle risorse pubbliche a disposizione ”che sono tante”, – ha detto in occasione della tavola rotonda con l’Agcom promossa da Business International a meta’ dicembre – e degli eventuali investimenti da parte degli operatori del settore. A tal proposito il 7 gennaio scorso il consulente del Governo ha incontrato Renato Pagliaro, direttore generale di Mediobanca, l’amministratore delegato di Fastweb Stefano Parisi e il consigliere di Telco Clemente Rebecchini per sondare l’eventuale interesse a investire nelle nuove infrastrutture a banda larga. ”Mi preoccupano gli sprechi – ha detto intanto Caio – perche’ c’e’ il rischio concreto di bruciare tante risorse pubbliche”. ”E’ una gran fortuna avere un Governo che decide di mettere risorse su questo terreno. Ma non deve diventare un’arma a doppio taglio per abbassare il livello di sfida che abbiamo davanti, sul genere abbiamo i soldi in qualche modo li spenderemo”. Intanto e’ atteso lo sblocco, da parte del Cipe, degli 800 milioni stanziati in Finanziaria e destinati ad abbattere il digital divide. Era atteso il via libera’ gia’ in occasione della seduta del 18 dicembre che pero’ non e’ arrivato. Il via libera ai fondi dovrebbe essere deciso in occasione della prossima riunione del Comitato interministeriale per la Programmazione economica.
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