Mentre si avvicina il giorno che darà il via alle Olimpiadi di Pechino (la fiaccola olimpica è arrivata sulla vetta dell’Everest) il ministro cinese della Tecnologia Wan Gan ha annunciato che: “Per proteggere la gioventù ci saranno controlli e interventi di censura su alcuni siti”. La censura si volgerà solo verso i siti “dannosi”, ma non si dice quali: il regime si tiene le mani libere. Un bel passo indietro rispetto alle dichiarazioni del comitato organizzatore dei Giochi che aveva assicurato “piena libertà” alla rete Internet durante le Olimpiadi.
Intanto il governo di Pechino ha dato la sua disponibilità a discutere della delicata situazione nel Tibet, acconsentendo a fissare entro tempi brevi una nuova data per la ripresa dei negoziati ufficiali con gli inviati del Dalai Lama. Speriamo che non ci sia un passo indietro anche su questo punto.
Fabiana Cammarano
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