In una conferenza stampa, Paolo Gentiloni (Pd), Roberto Rao (Udc) e Giuseppe Giulietti (portavoce di Articolo 21) hanno chiesto di estendere fino al 2015 il divieto, per “gli operatori verticalmente integrati che svolgono attività televisiva” di acquisire partecipazioni in “imprese editrici di giornali quotidiani, o partecipare alla costituzione di nuove imprese editrici di giornali quotidiani”.
“La nostra preoccupazione – ha spiegato Gentiloni – è che, nel momento in cui scade questo divieto, l’editoria quotidiana vive la peggiore crisi degli ultimi decenni”. Una crisi che rischia di accentuarsi proprio a causa del venir meno di questa norma: “Il divieto è importante perché in Italia c’è già un netto squilibrio a favore della tv, sul mercato della pubblicità”. Abolendo questa ‘barriera’ “i livelli di concentrazione possono diventare terribili”.
“Dall’indignazione occorre passare all’azione”, ha aggiunto Giulietti. “Finalmente una norma ‘ad personas’, al plurale: questa norma non vale solo nei confronti di Berlusconi, ma anche di un Murdoch o di chiunque voglia comprare giornali essendo editore di tv”.
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