È decisa ad affrontare il tema dei finanziamenti ai partiti, il ministro della giustizia Paola Severino.
Due sono le possibili strade d’intervento: inserire una norma nel ddl anti-corruzione o predisporre un provvedimento ad hoc, nel primo caso attraverso l’istituzione di una norma da inserire nel ddl anti – corruzione, verrebbe istituita la carica di un soggetto pubblico o privato atto a sopravvisionare e certificare i bilanci dei partiti.
Altresì si potrebbe procedere con un intervento mirato, attraverso un provvedimento specifico che potrebbe anche diventare decreto legge, volto a verificare la correttezza e trasparenza delle spese dei partiti.
Il riacceso interesse sulla questione nasce dal monito che Napolitano ha rivolto ai parlamentari sull’urgenza di affrontare la questione del denaro ai partiti.
Se la Severino ha accolto l’invito a trovare una soluzione alla questione, pareri contrastanti arrivano invece da esponenti del Pdl, il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto afferma:”non ci sembra questa materia del governo, di un suo decreto e ancor di più del ddl sulla corruzione”.
Decisamente più aperta al dialogo la posizione di del vice capogruppo al Senato del Pdl, Gaetano Quagliariello che preme sull’accelerarsi dei tempi:
”Immediatamente dopo Pasqua, insieme alla riforma dello Stato e della legge elettorale – dice – i partiti dovranno dimostrarsi in grado di riformare se stessi adeguando il proprio status giuridico alla importante funzione pubblica che ricoprono, con tutto ciò che ne consegue”.
Mario Monti dal Medio Oriente in cui è in visita, si pronuncia sulla materia ed annuncia che presto dirà la sua, intanto sta riflettendo sulle posizioni da prendere e ad ogni modo si mostra conscio della rilevanza del’argomento.
Argomento che si è acceso maggiormente negli ultimi giorni a seguito della bufera in casa Lega a causa proprio dell’uso improprio di denaro pubblico e dei falsi in bilancio dell’ex leader del carroccio.
Arianna Esposito
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