La proposta di D’Alia (Udc) al pacchetto sicurezza, vorrebbe censurare i social network come Facebook per reprimere casi di apologia e incitamento via internet di associazioni mafioso, criminose, eversive, terroristiche, oltre che di violenza sessuale, discriminazione, odio etnico, nazionale, razziale e religioso. “Credo che al di là delle intenzioni del senatore D’Alia, sicuramente buone, la proposta sia un’idea inutile. Sono contrario a togliere la parola, comunque. E sulla rete non ha senso, non si può mettere sotto controllo”. Sono le parole di Benedetto Della Vedova, parlamentare di maggioranza e iscritto a Facebook. “La libertà di parola è libertà di parola – sottolinea Della Vedova -. Poi se si commette un reato, calunnia, istigazione a delinquere, favoreggiamento e via elencando, si persegue il reato. Inventarsi una cosa specifica su Internet o Facebook, capisco le buone intenzioni, ma è inutile e sbagliato. Non si sospendono le libertà in nome di un interesse superiore”.
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