Osservatorio Agcom, crescita per la banda ultralarga

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Sul suo sito web l’Agcom ha pubblicato il consueto Osservatorio trimestrale sulle Comunicazioni. Per quanto riguarda la rete fissa calano gli accessi totali. In particolare Telecom Italia ha perso 2,9 milioni di accessi. Un terzo di essi sono migrati verso altri operatori.  Gli accessi di questi ultimi crescono di 400.000 unità. Wind è il principale concorrente di Telecom con il 31,9% di accessi diretti.  Si registra un incremento notevole per gli accessi broadband su rete fissa, con un aumento di 580.000 unità. Diminuiscono le linee Adsl di 360.000 unità. Gli accessi con velocità maggiore di 10 mbps sono pari al 31,5% del totale.  Il peso degli accessi con velocità maggiore a 30 mbps è invece attualmente pari all’8,2%.  Crescono di 820.000 unità le linee broadband di nuova generazione.  Telecom Italia è l’operatore che ha fatto registrare la crescita maggiore per accessi NgaFastweb e Telecom detengono congiuntamente l’80% delle linee Nga.

Leggera flessione per le reti mobili (-0,3 mln).  Cresce il peso degli operatori mobili virtuali, grazie soprattutto a Poste Mobile, che rappresenta il 52,1% degli utenti.  Il 76,4% della customer base utilizza schede prepagate, in calo di 1,1 mln. Aumentano le schede in abbonamento, la cui consistenza è pari a 22,8 mln.  Nel segmento abbonamenti la leadership è di Telecom, che detiene una quota del 39% nel mercato.  Sempre in grande crescita (11,6%) il numero delle sim con accesso ad Internet. Le operazioni di portabilità del numero hanno superato i 92  milioni di unità. L’indice di mobilità è in linea con quanto osservato nei precedenti trimestri.

Nel complesso il settore dei media tradizionali fa registrare una riduzione dei ricavi del 23%. Flessione per l’editoria (7.4%), mentre il settore radiotelevisivo segna una debole crescita (+0.8%).  Rai e Mediaset restano i due principali operatori in termini di audience, con il 37,2 e 32,8 % di quote di ascolto. Nell’editoria Rcs e il Gruppo Espresso mantengono la loro leadership, dal momento che detengono congiuntamente il 40% del mercato.

Il mercato dei servizi postali cresce complessivamente dell’1%. Decisivo l’incremento dei corrieri espresso (7,5%), che controbilancia la lieve decrescita dei servizi postali tradizionali.

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