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Obbligo del Pos. Nessuna sanzione per chi non lo possiede

Il decreto che istituisce l’obbligo, non istituisce nessuna sanzione per chi non rispetta l’obbligo. Quindi, chi non si adeguerà all’imposizione, non rischierà assolutamente nulla. La norma era inserita nel decreto “Crescita 2012″, ma le proteste di associazioni e ordini professionali, ne aveva spostato l’attuazione dal primo gennaio al 30 giugno. Data della quale ormai siamo in prossimità. Secondo le associazioni, però, il Pos è un costo tutt’altro che trascurabile, valutabile in circa 1200 euro l’anno. Un costo che commercianti e professionisti non vogliono assumersi. E’ chiaro che – a questo punto – il combinato disposto tra l’assenza di una sanzione e gli alti costi di gestione, produrranno un flop per quanto riguarda l’obiettivo che la legge si poneva. A confermare questa notizia, Enrico Zanetti, sottosegretario di Stato all’Economia, che ha affermato che i professionisti che, dal 30 giugno 2014, non si doteranno del Pos non saranno soggetti a sanzioni. Zanetti ha inoltre precisato che “le norme sul Pos non creano un obbligo giuridico, ma piuttosto un onere, che pesa sul professionista solo se il cliente chiede di pagare il servizio con moneta elettronica”. Inoltre, per ridurre i costi che l’uso del Pos comporta, la Banca d’Italia ha invitato a tavoli di confronto con banche e altri operatori.
Va inoltre ricordata la sentenza del TAR Lazio, Ordinanza 30/04/2014, n. 1932 in base alla quale non viola alcun parametro di legittimità né evidenzia eccessi di potere tali da giustificare la sua sospensione in via cautelare la norma che obbliga i professionisti e le imprese a consentire i pagamenti con il bancomat per importi al di sopra dei 30 euro. 

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