Con lo Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante “Misure di semplificazione e riordino della disciplina di erogazione dei contributi all’editoria” (AG 183) il governo provvede alla semplificazione:
– della documentazione necessaria per accedere ai contributi;
– delle modalità di calcolo dei contributi;
– del procedimento di erogazione dei contributi.
Le principali novità introdotte riguardano l’invio telematico delle domande e le nuove modalità di calcolo per i contributi diretti: differenziate a seconda del tipo di impresa e di prodotto. Si stabiliscono, altresì, tetti all’ammontare dei contributi, anche in tal caso differenziati, mentre per alcune fattispecie si svincola l’erogazione degli stessi dagli introiti pubblicitari.
Sono state inserite specifiche disposizioni tese a sviluppare l’occupazione e a dotare il sistema editoriale e radiotelevisivo di strutture di maggiore professionalità, nonché a disciplinare l’attività di controllo, anche attraverso un protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza.
In caso di insufficienza delle risorse, si provvederà all’erogazione dei contributi mediante riparto proporzionale tra gli aventi diritto.
Lo Schema di regolamento ha ottenuto il parere favorevole delle commissioni parlamentari. In particolare, la commissione cultura della Camera ha posto alcune condizioni:
– il ripristino definitivo del diritto a ricevere il totale dei contributi diretti derivante dal calcolo effettuato in base alla normativa vigente;
– il ripristino di un “tetto” alle entrate pubblicitarie pari al 30% dei costi dell’impresa, oltre il quale non si ha diritto ai contributi;
– la concessione di agevolazioni per emittenti radiotelevisive locali, giornali italiani all’estero e giornali dei consumatori, tagliati fuori dal c.d. decreto milleproroghe.
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