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Netflix perde abbonati e brucia 40 mld in Borsa

Netflix in caduta libera, perde più di 200mila abbonati e in Borsa brucia il 30% del valore delle sue azioni. Il colosso digitale dello streaming è in seria difficoltà e adesso i vertici immaginano persino di aprire alla pubblicità, pur di incamerare nuove risorse per far fronte ai costi e alle perdite registrate. Dopo Facebook, dunque, un altro colosso digitale fa registrare, dopo una crescita che sembrava inarrestabile, un brusco stop.

È la prima volta dal 2011 che Netflix registra un calo di abbonati. Sono varie le cause che sono state indicate dagli analisti o da semplici osservatori. Anche perché le stime elaborate dipingono un quadro di ridimensionamento deciso per la piattaforma streaming. “Pesa” l’uscita dal mercato russo e i rincari disposti per i prezzi. C’è chi invece dà la “colpa” alla sostanziale fine della pandemia. Senza lockdown, e dunque la necessità di passare il tempo in casa, ci sono meno persone interessate ai film in streaming.

Tra le “analisi” è arrivata anche quella del multimiliardario americano Elon Musk. Che ha rinfacciato a Netflix di essersi troppo schierata sul “politicamente corretto”. Musk ha scritto su Twitter che Netflix perde abbonati perché vittima del “woke mind virus”. E in effetti le scelte del colosso digitale dello streaming, l’impegno sociale e politico, ha causato più di una polemica attorno al mondo. Contribuendo alla polarizzazione dello scontro tra progressisti e conservatori. I followers di Musk lo hanno applaudito e lo hanno invitato a farsi avanti per acquistarla, come già fatto con Twitter.

Eppure ci sono anche altre cause che hanno causato la fuga degli investitori in Borsa che, in una sola giornata, hanno causato la perdita di ben 40 miliardi di dollari di capitalizzazione. Dopo che già a gennaio s’era registrato un calo sui mercati azionari quando erano stati annunciati i dati sui nuovi abbonamenti, in caduta rispetto agli anni precedenti. Forse il mercato digitale, dopo anni e anni di continua espansione apparentemente inarrestabile, dimostra i suoi limiti.

Luca Esposito

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