La Cina è pronta a regolamentare l’intelligenza artificiale. Ne è convinto Elon Musk, proprietario di Twitter, che si è recato nel Paese asiatico nei giorni scorsi per un lunghissimo tour istituzionale. Secondo Musk, i leader cinesi sono pronti a mettere un freno, o quantomeno a imporre delle regole, all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Lo ha dichiarato sulla sua stessa piattaforma, durante uno spazio di confronto con Robert F. Kennedy, candidato alla presidenza per il partito democratico. Musk ha spiegato: “Vale la pena notare che durante il mio recente viaggio in Cina, ho incontrato alti dirigenti. Penso che abbiamo avuto alcune discussioni molto produttive sui rischi dell’intelligenza artificiale e sulla necessità di una certa supervisione e regolamentazione”.
Musk ha poi aggiunto: “E la mia comprensione da quelle conversazioni è che la Cina avvierà la regolamentazione dell’IA in Cina”.
Non è del tutto una novità. Il fatto è che già ad aprile, quando ChatGpt è stata presentata al mondo come l’ultima clamorosa rivoluzione tecnologia, Pechino aveva dichiarato che l’intelligenza artificiale, se vorrà operare in Cina, dovrà essere rispettosa dei “valori socialisti” della Repubblica popolare. Chiaramente, i tecnici informatici asiatici sono già al lavoro per la loro versione dell’Ia. E l’obiettivo sarà quello di mettere su un hub di algoritmi utili a tenere Pechino in posizione concorrenziale rispetto agli avversari occidentali, Stati Uniti in testa.
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…
In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…