Non ci sono ancora cifre ufficiali. Ma è noto che il gruppo Mondadori si stia preparando a chiedere uno stato di crisi per affrontare il momento difficile dell’editoria, accedendo alle procedure previste dalla legge 416 e al fondo di 20 milioni di euro stanziato dal governo. Per quanto riguarda la categoria dei giornalisti, tra pensionamenti, prepensionamenti e tagli veri e propri, le richieste di riduzioni da parte dell’azienda dovrebbero aggirarsi sulle 80 unità con la chiusura o la cessione di qualche testata. Più severa, invece, la scure sulla categoria del personale impiegatizio, dove si potrebbe arrivare a oltre 200 esuberi.
Il piano messo a punto da Maurizio Costa, vicepresidente e amministratore delegato di Mondadori, ricalca quello richiesto dagli altri due big dell’editoria in Italia:Rcs (un centinaio di giornalisti tagliati ai quotidiani, 80-90 alla periodici, mano più leggera sugli impiegati) e gruppo Espresso (una 70ina tra pensionamenti e prepensionamenti di giornalisti alla Repubblica, e un centinaio di ulteriori tagli su tutto il gruppo).
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…
In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…