Inpgi nell’Inps, sostegno all’informazione, futuro del settore, il sottosegretario all’editoria Giuseppe Moles fa il punto della situazione al webinar organizzato da Inpgi e consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro. Intervenuto al convegno digitale, il sottosegretario Moles ha ribadito e spiegato le misure relative al rilancio dell’editoria. Ha spiegato, inoltre, le ragioni dietro le scelte del governo sui temi più controversi e caldi del dibattito sul settore.
Per il sottosegretario Giuseppe Moles, la scelta di far confluire l’Inpgi nell’Inps non è una scelta peregrina. Ma, anzi, “nasce da lontano”. La scelta del governo ha sollevato, nei mesi scorsi, non poche polemiche. Eppure la situazione è sembrata tale, al governo, da spingerlo a decidersi in tal senso. Resterà scorporata l’Inpgi 2, il “tesoretto” della cassa che riunisce pubblicisti e precari. Moles durante il webinair ha spiegato. “La crisi di sostenibilità dell’Inpgi nasce da lontano, come la crisi del sistema editoriale italiano. Certamente il Covid e la crisi socioeconomica che ne è derivata hanno accentuato una serie di difficoltà, che abbiamo il dovere di superare. Da qui la soluzione che abbiamo individuato attraverso la commissione tecnica che abbiamo istituito del transito dell’Inpgi 1 nell’Inps. Credo sia la soluzione migliore, la più equa, la più equilibrata, soprattutto perché mette al sicuro una serie di prestazioni pensionistiche che rischiavano di essere messe in discussione”.
Moles ha affrontato anche il tema relativo alla proposta di commissariamento dell’istituto di previdenza per i giornalisti. Un’ipotesi di cui si parlava ormai da anni. E che sarebbe stata vista come il fumo negli occhi dai giornalisti stessi che per evitare un esito simile sono scesi, più volte, in piazza. Più volte la Fnsi era intervenuta criticando la decisione. Che, peraltro, sembrava comunque imminente nonostante i numerosi provvedimenti relativi allo slittamento, di sei mesi in sei mesi, che pure si sono registrati negli ultimi anni. Moles ha spiegato perché, per l’Inpgi, non poteva essere utile procedere a un commissariamento. “Nelle interlocuzioni con i ministri che ne avevano la delega e la competenza abbiamo ritenuto che la certezza del commissariamento fosse una non soluzione, anche perché avrebbe finito per penalizzare l’intero sistema dell’informazione”.
Dunque ha aggiunto. “Ho ritenuto l’Inpgi uno dei tasselli fondamentali per l’intero sistema e l’intera filiera del sistema editoriale italiano, quindi l’approfondimento, spesso informale, fatto tra di noi e con la presidenza del Consiglio e il ministro Orlando, è stato di prospettiva di medio-lungo periodo”. Perciò una soluzione nuova all’orizzonte. Quella relativa a una commissione tecnica “per cercare di esplorare tutte le possibili opzioni che potessero risolvere i problemi di sostenibilità a medio e lungo periodo della previdenza dei giornalisti”. La scelta poi partorita dalla commissione è stata quella di legare indissolubilmente il destino dell’Inpgi 1 a quello dell’Inps.
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