Minacce, proposta la modifica legislativa per introdurre l’aggravante se le intimidazioni avvengono contro i giornalisti e gli operatori della stampa e dell’informazione. La proposta è arrivata dall’Ordine dei giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa italiana che hanno presentato un disegno di modifica all’attuale impianto dell’articolo 612 del codice penale. L’iniziativa vuole inasprire le pene e introdurre l’aggravante quando le minacce vengano rivolte a giornalisti e tele-cine operatori nell’esercizio delle loro funzioni.
Il testo della proposta legislativa è stato fatto recapitare da Odg e Fnsi direttamente ai ministri della giustizia e degli interni, Marta Cartabia e Luciana Lamorgese. Il documento prevede “la proposta di modifica tra virgolette: chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito a querela della persona offesa con la multa fino a 1.032 euro. Se la minaccia è grave ‘o è rivolta ad un giornalista o a un foto-telecineoperatore nell’esercizio delle sue funzioni’ o è fatta in uno dei modi indicati dall’articolo 339 la pena e’ della reclusione fino a 1 anno”.
Ma non è tutto perché la proposta di modifica si estende all’operatività e alla procedibilità: “Si procede d’ufficio se la minaccia e’ fatta in uno dei modi indicati dall’articolo 339, “ovvero nei confronti di un giornalista o di un foto-telecineoperatore nell’esercizio delle sue funzioni”. La questione inerente le minacce ai giornalisti è ormai un problema tanto grave che non può più essere eluso dalle istituzioni e dalla politica. I report ormai consegnano un quadro che è grave. Il mondo digitale ha offerto ai violenti nuove strade per esperire minacce e insulti ai giornalisti.
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